Floriana Gerosa
Le sculture di Floriana Gerosa si distinguono per un’eleganza minimale che cattura immediatamente l’occhio e l’immaginazione. Utilizzando principalmente la terracotta, l’artista arricchisce la materia con smalti, lustri e ossidi che creano un raffinato gioco di luci e ombre. Il monocromo viene così valorizzato da patine lucide che aggiungono profondità, amplificando la percezione dei volumi e infondendo un fascino visivo unico. Ogni opera diventa uno spazio dove la luce danza sulla superficie, donando all’oggetto una vitalità cangiante che attira e trattiene lo sguardo.
L’essenza delle forme di Gerosa si manifesta nella semplicità: linee sinuose, curve morbide, geometrie pulite e armoniose che esaltano il mistero insito in ogni figura. La sua capacità di evocare concetti complessi con un linguaggio visivo essenziale risiede proprio nel minimalismo, che diventa il segno distintivo del suo stile. Questa scelta stilistica le consente di creare sculture dal carattere sospeso e enigmatico, in cui pochi tratti suggeriscono una narrazione silenziosa ma intensa.
In alcune opere, Gerosa accosta alle forme principali piccoli elementi separati, come frammenti di un racconto che, pur disposti come pezzi indipendenti, creano un’unica storia visiva. Quando lavora con la figura umana, le sue sculture rappresentano mezzi busti dalle fattezze accennate e quasi appena abbozzate, lasciando spazio all’interpretazione e alla sensibilità dello spettatore. Questi volti e figure non definiti, ma densi di presenza, sono un invito a riflettere sul significato dell’identità e della memoria.
L’uso di elementi astratti e curvilinei, quasi come se fossero forme primordiali, accentua l’aspetto universale e simbolico, stimolando una sensazione di armonia e introspezione.
In altre opere, l’artista si allontana dalla figurazione e abbraccia una dimensione più astratta: forme sinuose che sembrano appartenere a una natura ideale. Queste sculture astratte, pure e armoniose, suggeriscono un movimento silenzioso, una danza di forme che ricorda le onde dell’acqua o il soffio del vento. Floriana Gerosa riesce così a distillare un’essenza che va oltre la rappresentazione, toccando una verità interiore fatta di semplicità e bellezza.
Maria Teresa Majoli, novembre 2024
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Floriana Gerosa nasce a Milano, dove riceve una formazione umanistica e, successivamente, si diploma in Grafica Pubblicitaria a Firenze presso l’Accademia Cappiello, lavorando come freelance per studi pubblicitari di Livorno. La sua carriera artistica inizia nel 1995 a Milano, grazie all’incontro con la scultrice Anselma Ferrari, e si consolida a Carrara con Nicola De Silvestri, presso il cui studio realizza anche un progetto di scultura urbana.
Parallelamente, a Livorno, perfeziona il disegno e la pittura sotto la guida del Maestro Luca Bellandi, il quale la incoraggia a esporre pubblicamente. Partecipa a mostre collettive e personali in diverse città (Livorno, Certaldo, Venezia, Barcellona) e nel 2003 fonda il gruppo artistico “Permanente continua” con Simonetta Filippi ed Elena Nutini.
Tra i riconoscimenti, nel 2008 vince il primo premio nella sezione Arti Plastiche al concorso “Arte Donna” indetto dalla provincia di Livorno, con la scultura Donna con ghirlanda di rose. Una sua scultura è inoltre selezionata dal Comune di Livorno per il manifesto della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e un suo quadro viene utilizzato per il manifesto dell’8 marzo.
Nel Maggio 2010 illustra con le sue sculture i racconti sugli animali, tratti dal libro di Simonetta Filippi “Sirena Spiegata” ed una sua scultura dal titolo L’io divisa è selezionata al concorso nazionale “La Spadarina 2010” dal tema “nel cassetto dei ricordi”, dove ha ricevuto una segnalazione speciale da parte della critica.
Negli anni successivi partecipa attivamente a molte mostre, rassegne e fiere d’arte contemporanea.
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