Paolo Drovandi
Paolo Drovandi vive a La Spezia.
Pittore autodidatta, usa la figura e il ritratto come punto di partenza per una profonda e complessa riflessione.
Alla mostra personale in galleria ha voluto dare il titolo
“Blueroom”
Blue come blu, azzurro, celestiale, divino, triste, depresso, infelice, osceno, scortese…
I colori amari e la luce che scolpisce la pelle ci chiamano a penetrare nel mistero dei corpi.
Si legge il passato e il futuro, come in un processo archeologico che scava e ricostruisce per riportare al presente in un salto temporale ciò che è stato e che di nuovo sarà. Qualcosa resuscita e trasalisce riemergendo da tempi lontani, o forse, scoperto, si nasconde con pudore alla ricerca di radici perdute.
Una pittura che strappa l’epidermide e defigura l’immagine per farla riaffiorare dal buio della materia alla luce dello spirito.
La ricerca si piega nello sgomento di un’assoluta solitudine di fronte ad una realtà che ci è aliena e all’impossibilità di comprendere fino in fondo la nostra identità
©Maria Teresa Majoli
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