STEFANO URZI

 

Stefano Urzi è nato a Livorno nel 1963

E ‘ noto a tutto il pubblico per le sue strepitose marine che sanno di “libeccio”

Al centro dell’arte di Stefano Urzi è il mare.

Sulla riva, con la brezza salina che gli accarezza il viso, guarda il suo amato mare, la sua natura mutevole e imprevedibile, immenso spettacolo che si estende all’infinito e che non pone limiti ai sogni e alla libertà. C’è qualcosa di costante ed eterno nel mare: la sua capacità di incantare la vista e di ammaliare i sensi.

E sulle tele è il mare stesso che ci parla, per mezzo del suo grande interprete. Come in un’istantanea, ecco lo sfavillio dei bagliori tra le onde, la morbida spuma bianca, la luce nitida sulle acque calme, il blu dei cieli, il rumore frusciante della risacca, o sordo e cupo del vento, le onde appena increspate, gli spruzzi, l’odore di salmastro, la brezza leggera che carezza la faccia, la raffica violenta che la sferza, lasciandola umida di sale, il riverbero che acceca di luce, gli scogli appuntiti sotto i nostri passi…

Le sue tele sembrano vivere, capaci di trasportare chi le osserva in un luogo lontano, in una storia senza tempo, in cui possiamo viaggiare per ore e perderci nelle sue profondità. È un viaggio fisico e spirituale che ci porta a ritrovare noi stessi e le nostre emozioni, in una meraviglia continua che rappresenta una fonte inesauribile di ispirazione e riflessione. Possiamo sentire la potenza della natura, la sua forza e la sua bellezza, e ascoltare la voce del vento, il silenzio.

Maria Teresa Majoli

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