Me-nè

Nato nel 1973 a Milano,  ha studiato al Liceo Artistico di Brera, Scenografia all’Accademia di Belle Arti e quindi alla Civica Scuola di Jazz.

E’ un valente sassofonista e per una ventina d’anni si è dedicato alla musica nel ruolo del compositore, arrangiatore e produttore, suonando accanto ai più grandi jazzisti italiani.

Parallelamente ha portato avanti un percorso del tutto personale nel campo fotografico e pittorico.

La fotografia costituisce solo la base, un punto di partenza sul quale costruisce l’espressione della sua indagine, volta all’uomo. Sono trasfigurazioni che lasciano poco o nulla della parte reale dalla quale hanno origine e che fanno emergere quanto l’animo contiene di nascosto e contraddittorio. Un che di autobiografico guida Me-nè in questa ricerca che è un incontro, una scintilla che fa affiorare percezioni e intuizioni traducendole in minimi racconti avvincenti.  Forti, indelebili le immagini scorrono una dopo l’altra scarne, essenziali, prive di ogni elemento che distolga l’attenzione da un’umanità  intensa e incontenibile. Esaminate e indagate, distorte, ridotte a poche linee, private di ogni difesa le figure si rivelano e si mostrano nei loro splendori e miserie.

L’ultimo progetto di Me-nè si intitola “Luoghi Mentali”: abbracciano  “costrizioni”, “trasformazioni” e “equilibri”.  Le forme sono inquadrate in una superficie chiusa, dalla forma geometrica, un quadrato, che contenendole ne delimita il campo di azione, le condiziona, le “costringe”. E’ una dimensione mentale, derivata o imposta, che impedisce la libera espressione della propria emotività. Luoghi mentali nei quali l’uomo è “inquadrato” e si dibatte  come un animale in gabbia o si assoggetta lasciandosi schiacciare.

La rigorosa scelta del bianco/nero si accompagna al bisogno progressivo di sintesi e di eliminazione degli elementi superflui per arrivare ad una più forte valenza simbolica dell’immagine.

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